Il modo migliore per sfruttare lo spazio sotto il materasso è arredare la camera con un letto contenitore. Perché, anche se abbiamo già uno spazioso guardaroba magari accompagnato da altri armadi in corridoio e stanza, fa sempre comodo uno spazio di stoccaggio aggiuntivo. L’occasione arriva grazie al letto a contenitore, un modello di letto che conquista consensi nelle abitazioni dalle superfici contenute e che comincia a farsi largo anche nelle case di metrature maggiori. Quando si presenta l’occasione di unire un mobile contenitore al letto matrimoniale, ormai sembra uno spreco non coglierla al volo per arredare almeno la stanza degli ospiti se non addirittura la camera da letto principale.
Le tipologie di letto con contenitore
Quando si parla di letti con contenitore, di solito ci si riferisce a due tipologie. C’è il letto con un paio di cassetti per lato posti sotto il materasso, utilizzato soprattutto nei letti singoli delle camerette. E ci sono i moderni letti matrimoniali che, invece, hanno un unico vano abbastanza capiente da contenere coperte e anche cuscini. Vale la pena soffermarsi su alcuni dettagli tecnici per capire come funziona il meccanismo per aprire e chiudere il letto contenitore. Escludendo il modello con i cassetti, il cui funzionamento di apertura e chiusura è intuitivo, analizziamo le altre possibilità del letto a contenitore moderno.
L’apertura più diffusa e comoda è frontale: basta mettersi ai piedi del letto per sollevare il materasso con la sua rete, così da avere accesso al contenitore. Con lo stesso principio si può avere l’apertura laterale, generalmente riservata ai letti singoli che hanno un lato accostato al muro, che permette di aprire il contenitore da un lato solo del letto. Ovviamente l’apertura laterale del letto a contenitore singolo può essere posizionata a destra o a sinistra, in base alle proprie esigenze.
Come chiudere il letto contenitore senza fatica
C’è poi il meccanismo più pratico di tutti che dà la possibilità di aprire e chiudere il letto contenitore in orizzontale. Il meccanismo funziona grazie a un sistema a pistoni che permette a rete e materasso di sollevarsi orizzontalmente e di stazionare aperto per tutto il tempo necessario a riordinare il vano contenitore sottostante. Non solo: i diversi meccanismi per aprire e chiudere il letto con contenitore possono essere manuali oppure si azionano in maniera automatica con un telecomando, così da non fare alcuno sforzo. Se non si sceglie il sistema automatizzato è sempre bene verificare che il meccanismo a pistoni, che serve ad agevolare l’apertura e la chiusura del contenitore del letto matrimoniale, funzioni in maniera fluida, senza intoppi o forzature.
Quale materasso per il letto a contenitore
A volte si pensa che un letto a contenitore necessiti di un materasso specifico: non è così. Bisogna scegliere un materasso che assicura un sonno rigenerante seguendo criteri che esulano dal modello e dalla tipologia del letto. L’unica attenzione da prestare nella scelta del materasso da adagiare sulla rete del letto con contenitore sottostante è che si tratti di un prodotto che non assorbe l’umidità.
Ogni materasso, per essere igienico e garantire un riposo salutare, deve respirare e non trattenere l’umidità rilasciata dal corpo. Ma questo vale per qualsiasi letto. Ecco perché anche i moderni materassi in lattice, foam o poliuretano, se sono di qualità, abbinano rivestimenti traspiranti in cotone anti acaro. Sul letto a contenitore, quindi, si può usare qualsiasi materasso e adottare le norme igieniche universali, come mantenere pulito il vano sottostante e girare periodicamente il materasso così da farlo respirare.