Inserire uno specchio in cucina è una soluzione originale e che può apportare maggior funzionalità a tutta l’abitazione. Si tratta di un piccolo intervento che può avere un impatto sia sulle cucine moderne sia su quelle più tradizionali.
A seconda degli scenari, sarà bene disporre gli specchi nella maniera corretta. Ecco quali sono le occasioni di utilizzo più comuni, con suggerimenti su come sfruttare al meglio questi accessori di arredo così versatili.
Gli specchi nella cucina stretta
Per arredare una cucina lunga e stretta bisogna ricorrere ad alcuni accorgimenti in grado di modificare la percezione dello spazio, al fine di creare la sensazione di essere all’interno di una camera più grande. Gli specchi, in particolare, costituiscono la soluzione più immediata e intuitiva per dare un senso di maggior ampiezza. Inoltre, a seconda della loro disposizione, questi accessori danno modo di avere sempre sotto controllo fornelli e utensili, per una sicurezza ulteriore.
Un capitolo a parte merita lo stile dello specchio. Nelle cucine piccole e moderne sarà preferibile optare per alternative senza cornici, mentre nelle camere dal gusto classico si potrà ricorrere a cornici anche elaborate.
Il ruolo dello specchio nelle cucine senza finestra
L’arredo delle cucine senza finestra mette davanti a differenti sfide di tipo stilistico e logistico. È necessario infatti garantire la giusta areazione dei locali, facendo attenzione a ricercare combinazioni estetiche capaci di ottimizzare lo spazio a disposizione, che di norma nelle camere prive di infissi è piuttosto ridotto.
Ancora una volta, lo specchio può sciogliere alcuni interrogativi riguardanti sia la dimensione funzionale che emotiva della camera. La superficie riflettente appesa alle pareti funge proprio da finestra, dando un senso di apertura ed espansione dello spazio. Inoltre, grazie allo specchio sarà possibile godere di un livello di luminosità superiore. Un fattore da non sottovalutare in camere che, essendo prive di finestre, devono poter contare soprattutto sulla luce artificiale.
In tali contesti, sarà utile concentrarsi anche sull’impatto dei colori: preferire tinte chiare e tenui potrà dare un senso di leggerezza e ampiezza, enfatizzato ulteriormente dagli specchi.
Il connubio tra cucine con specchio e stile minimalista
Nelle camere di concezione minimalista, è possibile imbattersi in soluzioni di arredo che puntano all’essenziale. La cucina senza pensili rappresenta un buon esempio di questo approccio. In tali contesti, accessori, piatti e posate vengono riposti all’interno degli scaffali, nascondendo alla vista la loro presenza.
Il ruolo dello specchio qui cambia: non più amplificatore di spazi, ma elemento funzionale e capace di innalzare la comodità della camera. La mancata presenza di pensili e mensole punta già a espandere il volume percepito nella stanza. Le superfici riflettenti, allora, possono essere impiegate diversamente, magari come paraschizzi sopra il lavello o i fornelli. In piena linea con i dettami dello stile minimal magari senza pensili, pochi elementi, tutti protagonisti.
Quali altri complementi usare insieme allo specchio?
Oltre allo specchio in cucina, sono tante altre le strade perseguibili per cercare di dare maggiore praticità e impatto a un ambiente della casa così importante. Si inizia dai mobili da cucina, categoria all’interno della quale possono rientrare sia gli elettrodomestici, sia gli arredi veri e propri. La loro disposizione può aiutare a ottenere il massimo dagli spazi disponibili, che possono essere ulteriormente valorizzati dall’introduzione degli specchi. Per arricchire ulteriormente la camera, poi, ci sono i complementi d’arredo. Questi elementi consentono di sottolineare ancora di più il carattere della stanza, evidenziandone stile e personalità. Dal colore di stoviglie e bicchieri alle fantasie delle tovaglie, dalla tipologia di lampade alla possibile presenza di tende, ogni elemento contribuisce a creare un insieme armonico e in grado di restituire un messaggio preciso.